La Stanza dei Fiori è un giallo napoletano ambientato nel secondo dopoguerra, dal 1950 al ’70. Lo scenario nel quale si svolge la storia è ben delineato da riferimenti a fatti documentati e, al quel tempo, realmente accaduti.
Nel mezzo della storia, (1961), il commissario Fantaguzzi, di istruzione tecnico-scientifica, e il suo collaboratore, brigadiere Pone, presunto umanista, ma grevi e temibili sbirri, si trovano a indagare sulla morte di un prete. Il caso, apparentemente semplice, rivela invece traffici illeciti e realtà inquietanti dietro la facciata perbenista: compaiono compromissioni e malaffare, donne in crisi d’amore, uomini che impongono la felicità ai propri figli. Si tratta di omosessualità, pedofilia, del potere clericale, democristiano e malavitoso. Tra gli indagati Mario, un adolescente, orfano di madre, teddy boy nell’aspetto e ribelle per natura.
Ai Quartieri Spagnoli, al Pallonetto, a Pizzofalcone, i destini svelano, senza pudore, la loro intima natura. La narrazione si avvale di paesaggi suggestivi e di architetture, incursioni nel sottosuolo, di eventi straordinari, ed è arricchita da critiche note sulla storia della città.
Errore dopo errore, vengono sciolti i nodi della vicenda: gli interpreti entrano in scena, fanno i conti con la loro vita; aggiungendo ognuno un tassello, svelano i fatti e i coinvolgimenti. Alla fine ogni tessera combacia in un sorprendente mosaico.
L’autore si spinge in territori letterari scabri contaminando il linguaggio con la metrica e la sonorità del dialetto e l’antica arte della commedia partenopea. E’ un narrare in rappresentazione dell’assurdo, un “dramma giocoso”: opera buffa e nello stesso tempo, tragedia.
“In conclusione […] è un romanzo ricco e per molti versi gustoso con ricostruzioni d’ambiente suggestive e variegate, una galleria di personaggi efficaci […] ben caratterizzati”
Edito da Edizioni Esordienti. Il libro è disponibile in formato elettronico su Amazon.it e cartaceo.
Caro amico ho preso a seguirti. Spero tu faccia altrettanto. Sarà una gioia leggersi
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Conosco le pagine di questo avvincente romanzo, caro Gianni…se vieni nel mio blog, ti ho dedicato la poesia “Amico caro”…e mi piacerebbe tu leggessi qualcosa tra i miei scritti…
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Ho letto e mi ha commosso.
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Io queste cose le scrivo spinto da sentimenti di verità profonde in me…amico caro. 🙂
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Lì dove la linea all’orizzonte unisce, il mare il profondo più nasconde ed è di pochi eroi saperlo scandagliare.
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